Prendendo spunto dalla richiesta effettuata da un
partecipante di un gruppo di educazione terapeutica, ringraziamo la dott.ssa
Poggiogalle per la riflessione nata da un lavoro svolto presso l'Università di
Roma Sapienza e pubblicato dall'International Journal of Endocrinology nel
2014 "Health-Related Quality of Life and Quality of Sexual Life in
Obese Subjects"
L’obesità rappresenta attualmente uno dei maggiori problemi di
sanità pubblica, a causa delle sue conseguenze in termini di salute fisica e
psicologica. Se le patologie associate all’eccesso di massa grassa sono note e
ben documentate, d’altra parte, sono relativamente scarsi gli studi relativi
alla qualità di vita- inclusa la vita sessuale- nei soggetti obesi. Come
definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la salute sessuale è “uno
stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale in relazione alla
sessualità”.
Molti studi hanno dimostrato che le persone che soffrono di
obesità presentano maggiori problemi nella loro vita sessuale rispetto ai
soggetti magri. Numerose sono le
patologie che si associano all’obesità - come la dislipidemia, il diabete di
tipo 2, la depressione, la sindrome delle apnee ostruttive, disordini
endocrini, la disabilità fisica, problemi sociali - in grado di contribuire
alla disfunzione sessuale. Il sovrappeso e l’obesità sono stati identificati
come fattori di rischio per la disfunzione sessuale solo negli uomini, mentre
la relazione tra eccesso ponderale e funzione sessuale nelle donne è meno
caratterizzata. La funzione sessuale è un determinante della qualità di vita, e
l’eccesso di tessuto adiposo sembra influenzare anche la qualità della vita
sessuale.
Recentemente, presso il “Centro di Alta Specializzazione per la
Cura dell’Obesità” del Policlinico Umberto I di Roma, è stato condotto uno
studio mirato a verificare la relazione tra la vita sessuale nei soggetti obesi
e la qualità di vita, lo stato psicologico e la disabilità. Hanno partecipato
allo studio 95 soggetti obesi (25 uomini e 70 donne) di età compresa tra i 18
ed i 69 anni. Lo studio si basava sulla auto- somministrazione di questionari
(Laval, O.R.Well-97, SCL-90 e TSD-OC). Gli uomini hanno riportato una vita
sessuale migliore rispetto alle donne. È emerso che l’età è un fattore che
influenza in maniera significativa la vita sessuale. Altresì è stata riportata una
relazione inversa tra vita sessuale e indice di massa corporea, così come tra
vita sessuale e circonferenza vita. Un dato rilevante riguarda la stretta
associazione tra vita sessuale e qualità di vita globale: in un circolo
vizioso, alterazioni a carico della funzione sessuale si ripercuotono
negativamente sulla qualità di vita individuale e sociale. Inoltre, nel
campione oggetto di studio, i disturbi psicologici associati all’obesità si
sono dimostrati responsabili della relazione tra disagio psichico e disfunzione
sessuale. Infine, anche la disabilità dovuta all’eccesso ponderale ha mostrato
un significativo impatto sulla funzione sessuale. Tali risultati affermano la
necessità di un aumento della consapevolezza sia nel paziente obeso sia nei
medici nei confronti di alcune complicanze dell’obesità che sono state finora
sottostimate, come la disfunzione sessuale. Diventa necessaria, nei soggetti
obesi, una valutazione completa e multidimensionale, volta a valutare anche la
funzione sessuale.